Tufello, in centinaia al freddo nelle case popolari. Il Municipio: “Rocca batta un colpo”

Nel Municipio III di Roma 28 condomini Ater si trovano al freddo con i riscaldamenti spenti. “Andiamo a letto con il cappotto”, raccontano i cittadini esasperati. Centinaia di famiglie in difficoltà. L’assessore Blasi: “vogliamo risposte”.
A cura di Gabriel Bernard
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Luciano e l'assessore Blasi
Luciano e l'assessore Blasi

"Il disagio è che qui bisogna andare a letto con il cappotto. In casa ci sono 12 gradi". Luciano è seduto nel salotto di casa, indossa un piumino blu e stringe tra le mani un termometro che segna 12 gradi e il 90% di umidità all'interno. Lui e sua moglie Tina vivono nel condominio ATER al 141 di via delle Isole Curzolane, nel quartiere Tufello. Come loro due, altre centinaia di famiglie negli altri stabili Ater del Municipio III di Roma, in queste ore sono al freddo. I riscaldamenti non sono entrati in funzione e non sanno il motivo. Una situazione analoga a quella che abbiamo raccontato la scorsa settimana per un altro quartiere di case popolari a Roma, a Donna Olimpia, Monteverde.

L'orologio di Luciano che indica temperatura e umidità
L'orologio di Luciano che indica temperatura e umidità

"Fino ad ora abbiamo censito 28 stabili senza riscaldamento. Si trovano nel quadrante del Tufello, Val Melaina e parte di Vigne Nuove.I condomini senza la corrente sono dell'ATER" afferma Luca Blasi, assessore alle politiche abitative del Municipio III. "Abbiamo scritto lettere per chiedere chiarimenti, ma non c'è stata nessuna risposta. Nel frattempo centinaia di famiglie sono al freddo, l'inverno si preannuncia rigido e vogliamo delle risposte".

Tina e Luciano aprono la porta a Blasi per accompagnarlo nel cortile del palazzo da dove si vede il locale caldaia. Un lungo tubo scuro scorre lungo il palazzo, la canna fumaria non emette fumo, è tutto fermo. Da una finestra spuntano i capelli bianchi di una signora anziana: "Dal 20 novembre sono al freddo. Ho l'ossigeno e sto qui dentro casa a morire dal freddo".

Luciano
Luciano

"Il 19 novembre hanno fatto dei controlli. Sono venuti la mattina e il pomeriggio, poi sono tornati il 20, mattina e pomeriggio. Non sono riusciti a far partire niente. Guarda qui, il contacalorie del termosifone segna zero". Luciano si alza dal tavolo e indica il display del dispositivo dove uno zero lampeggia a intermittenza. "Gli anni precedenti, quando facevano le prove, quel numero saliva: arrivava a 4, 5, 6. Quest'anno è sempre rimasto a zero, i tecnici non hanno fatto nessuna prova. Non hanno fatto niente".

L'assessore Blasi non nasconde la sua preoccupazione: "Qui ci sono diverse fragilità: anziani, disabili, neonati e bambini piccoli. Il grido d'allarme è forte e c'è un serio rischio per la salute e l'incolumità delle persone. Mentre parliamo ci sono 6 gradi, non è una situazione tollerabile".

Romano, del sindacato degli inquilini Asia Usb è battagliero: "Dobbiamo fare delle proposte e affrontarle. Se la situazione non verrà sbloccata chiederemo di stornare la bolletta dei riscaldamenti. Se sarà necessario andremo fin sotto la sede ATER a chiedere risposte".

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